lunedì 15 settembre 2008

Madrid me mata


Si fa presto a dire Movida. Ebbene sì, entrato ormai nel nostro linguaggio quotidiano, Movida è una parola spagnola che usiamo per riferirci al buon vivere, tra feste, musica e godimento in generale.E sempre più spesso sentiamo parlare di Movida torinese, milanese, romana, etc...Ma la Movida è, o meglio è stata, ben altro. Innanzi tutto non c'è Movida al di fuori di quella madrilena. Tutte le altre ne sono una scialba imitazione, un tentativo di ridurre a semplice goliardia e voglia di sballo quello che fu il movimento culturale forse più dirompente della Spagna nell'immediato postfranchismo. Non che il desiderio di spassasserla alla grande, dopo anni di restrizioni ai costumi imposte dal Caudillo,non fosse alla base di questo scoppio di vitalità estrema.Ma di certo ci fu molto di più. Dal 1980 al 1986 circa la Movida attraversò Madrid in lungo e in largo in modo ironico ed irriverente, promuovendo una messa in discussione dei ruoli sociali stabiliti fino ad allora.Come era già successo per altre grandi città europee prima, la capitale iberica cominciò a sperimentare la voglia di trasgressione e di transizione nella modernità che a breve avrebbe investito le arti figurative, la moda, la musica, il cinema etc...Riviste come La Luna de Madrid e programmi televisivi quali La Edad de Oro o la Bola de Cristal si convertirono nei mezzi di comunicazione adatti a raccontare la Movida, non con i toni dei media specializzati e intelletualoidi, ma rimanedo fedeli a quello che erano: programmi di comunicazione di massa che seppero dar voce alla nascente avanguardia, sdognanadola dal clichè del movimento underground per pochi eletti. La Movida era per tutti e di tutti.
Ora, a quasi trent'anni dal nascere della Movida,la giornalista spagnola Silvia Grijalba ci racconta quel periodo esaltante attraverso i suoi diretti protagonisti: Almodovar, Alaska, Agatha Ruiz de La Prada, El Zurdo, tutti insieme da Puerta del Sol per gridare al resto della Spagna che l'antico regime era defunto. Tutti insieme per gridare, ognuno a suo modo, che Madrid nunca duerme!

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