mercoledì 28 ottobre 2009

Per favore, ...mordermi sul collo



Non l'avrei mai pensato. Nossignore,in vita mia non avrei mai detto e pensato che i vampiri potessero suscitare in me il minimo interesse. Sarà che sono stati un incubo ricorrente della mia infanzia, tanto che ogni sera prima di addormentarmi ripercorrevo ogni angolo di casa per assicurarmi che dietro qualche porta o magari sotto il letto non ce ne fosse nascosto uno pronto ad azzannarmi. E se avessi avuto un po' più di facciatosta ( e dei genitori un po' meno accorti) forse sarei andata tranquillamente in giro con un girocollo di teste d'aglio, al posto della meno impegnativa catenina del battesimo.
Eppure le cose cambiano. E anche le posizioni più radicali possono essere riviste (ops, forse questo concetto l'avevo già espresso in qualche vecchio post...), ed i vampiri, fino all'altro ieri da me bistratti, hanno cominciato ad acquistare punti high fidelity nella mia classifica personale delle cose gradite. Sarà forse colpa del fatto che ormai il vampiro moderno,così come ce lo troviamo in film, telefilm,libri,fumetti etc.. lungi dall'essere rappresentato come il Nosferatu di kinskiana memoria, è invece per lo più tenebrosamente affascinante e, cosa non da poco, anche facoltoso. Una sorta di principe azzurro delle tenebre, tormentato finchè vuoi, ma pur sempre principe azzurro. Poco importa l'irrilevante dettaglio che per sopravvivere abbiano bisogno di sangue, preferibilmente umano. Una soluzione, un rimedio al problema prima o poi si trova!
Di qui una stagione florida per i vampiri. Dalla carta stampata al video sembrano essere diventati un soggetto prediletto tanto da scrittori quanto dagli sceneggiatori.
Un mio primo avvicinamento ai vampiri avvenne sicuramente qualche hanno fa con Il Dracula di Coppola. Bello il film e superbo Gary Oldman nella sua interpretazione del famoso Conte.
Qualche curiosità, dovuta al mio interesse per l'attore protagonista,mi spinge a vedere Dracula's legacy, diretto nel 2000 da Wes Craven. Niente di più che un B Movie che trasporta la storia di Dracula in una sfrenata e dissoluta New Orleans del 2000. Spreco di sangue, ma tutto molto finto. Vale però la pena vederlo per la presenza di Gerard Butler. A vederlo nel panni del redivivo conte c'è veramente da lustrarsi gli occhi!
Dal punto di vista televisivo,decisamente buone sono state per i vampiri le ultime stagioni americane. Del 2007 è Blood Ties,produzione canadese, ispirato alla serie scritta da Tanya Huff. Protagonisti della serie sono Vicky Nelson, ex poliziotta (costretta a lasciare la polizia per seri disturbi alla vista) ora detective privato, affiancata nelle sue indagini da Henry Fitzroy, nientepopodimeno che il figlio illeggittimo di Enrico VIII. Inutile a dirsi che Fitzory è il Vamp protagonista della serie. A parte Vicky Nelson e Mike Cellucci, poliziotto ex fidanzato di Vicky nessuno,o quasi, conosce il segreto di Fitzroy. Per tutti, Henry è un eccentrico autore di graphic novel, decisamente ricco e con una bellissima casae che, Ça va sans dire, preferisce la notte al giorno. La luce del sole infatti lo incenerirebbe. Mentre, per quel che riguarda il problema del sangue, Fitzroy pone rimedio <> di tanto in tanto qualche sua partner occasionale, ma sempre in modo molto soft e senza causarne la morte. E di sicuro assaggerebbe volentieri il sangue di Vicky, dalla quale è notevolmente attratto...
Per non essere da meno, la televisione statunitense ribatte quasi immediatamente con <>. Il protagonista,Mick St. John, è un vampiro detective nella Los Angeles dei nostri giorni. Oserei dire un vampiro un po' tormentato e sicuramente più introverso del suo corrispettivo in Blood Ties. Mick non accetta con serenità la sua condizione di succhiasangue, perchè teme che lo allontani da Beth Turner, giovane ed intraprendente giornalista con la quale condivide un misterioso legame.Anche Mick non in fatto di appartamenti superlussuosi non se la passa per niente male, tanto da farci credere che la professione di P.I. a Los Angeles debba rendere molto bene! E per quel che riguarda il dettaglio del <>, il nostro sexy vampiro assolutamente incapace di fare del male si rivolge direttamente dalla banca del sangue di Los Angeles.
Anche il 2008 è stata una buona annata per i vampiri televisivi. Il network HBO ha lanciato True Blood, ispirato a Southern Vampire Mysteries, collana di romanzi di Charlaine Harris. In questo serial, umani e vampiri convivono civilmente grazie al True Blood, sangue sintetico realizzato grazie alla scoperta di un illuminato scienziato giapponese. Protagonisti delle vicende sono Sookie, intraprendente cameriera, e Bill affascinante quanto tenebroso vampiro. Per il lancio della serie la HBO ha fatto veramente le cose in grande tanto da arrivare ad organizzare una campagnia pubblicitaria per la propaganda del true blood, il sangue sintetico che dà il nome alla serie.Qualcosa di simile aveva ideato Orson Welles con la radiodramma del 1938 la guerra dei mondi, recitato in modo talmente convincente da far credere agli ascoltatori di essere veri testimoni di un'invasione da parte degli alieni.
Spostandoci di latiudine, e veleggiando un po' verso sud ci imbattiamo in Gabriel , telefilm a tema vampiresco della TV latina. Protagonista, lo strafigherrimo( perdonate il termine, rubato peraltro ad un'amica) Chayanne nei panni del vampiro Gabriel. Al di là della trama non eccessivamente innovativa ( vampiro che nei secolicerca di riunirsi alla sua anima gemella) Gabriel rappresenta il primo tentativo della televisione latinoamericana di staccarsi dalla lunga serialità ( quella delle telenovelas per intenderci)proponendo il primo serial in lingua spagnola girato in alta definizione e con ritmi decisamente più serrati di quelli normalmente proposti.
Tutta vita per i vampiri anche dal punto di vista cinematografico.
Il fenomeno Twilight con l'appasionata storia d'amore tra l'umana fin troppo umana (per via della sua goffaggine adolescenziale) Bella Swan ed il vampiro vegetariano Edward Cullen ha sbancato i botteghini della passata stagione cinematografica e adesso si prepara a bissare con l'atteso seguito, New Moon. Dello svedese Thomas Alfreddson è invece <>, dal romanzo omonimo di John Ajvide Lindqvist e presentato al Torino Film Festival del 2008.La storia è quella Oskar, ragazzino introverso e problematico, che si innamora di Eli, la dodicenne vicina di casa, appena arrivata e molto, molto strana...Cme sfondo una gelida Stoccolma, nella quale avvengono strani omicidi...
La letteratura vampiresca sembra poi conoscere una vera e propria età dell'oro. Grazie ad Anne Rice che con << Intervista con il vampiro>> ha svecchiato il mito del principesanguisuga. E'nata così una serie di giovani autrici ( ebbene si, sono prevalentemente donne) che si sono misurate con il tema del soprannaturale vampiresco in modi differenti e con stili del tutto personali. Dalla succitata Stephenie Meyer, genitrice letteraria di Bella Swann ed Edward Cullen (le cui travagliate vicende si dipanano in quattro volumi )a Lisa Jane Smith con i <>, da J.R Ward con i suoi aitanti e sensuali vampiri gurrerieri della <> a Laurell K. Hamilton e la sua tostissima cacciatrice di vampiri, Anita Blake. E ce ne sarebbero ancora altre da menzionare...
Musicalmente parlando sono meritevoli di citazioni due interessanti prodotti. Il primo è un musical a tutti gli effetti.Tanz Der Vampire, scritto da Michael Kunze e musicato da Jim Steinman, si basa sulla pellicola di Roman Polanski del 1967, <> e si distingue per la meravigliosa canzone <> (Vi dice nulla Total Eclipse of the Heart, interpretata da Bonnie Tyler?? Ecco sì, proprio quella,stavolta però declinata in rigoroso spirito teutonico). Il secondo è << Dracula Opera Rock>>, della PFM. Un opera che ha purtroppo sofferto la scarsa propensione dell'Italia al musical( e l'impossibilità di trovare un buon numero di teatri sufficientemente grandi per ospitarne la mastodontica scenografia)e che dopo alcune repliche ha chiuso i battenti. Veramente un peccato, data la sua qualità e gli sforzi artistici che sono concorsi per realizzarlo.

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