lunedì 28 luglio 2008

Robin non abita più qui.


Pur ispirandomi nella vita ad idee per lo più progressiste, debbo convenire che in certi casi le mie posizioni sono radicalmente conservatrici. Per intenderci, faccio insomma veramente fatica ad accettare una Biancaneve con solamente sei nani, ma se per puro caso, apparisse l’ottavo, di sicuro guarderei a lui con sospetto, trattandolo come minimo alla stregua di un emissario di un rinato KGB.

E sarebbe ancor peggio se mi capitasse di assistere ad una versione di Cenerentola, dove la Matrigna e le Sorellastre si comportassero alla stregua di impeccabili dame della carità o ferventi membri dell’esercito della salvezza. No e poi no!bisogna rispettare i ruoli e seguire l’ordine universale delle cose.

Eppure confesso che queste mie posizioni un tantino integraliste ogni tanto ammettono eccezioni.

Eccezione n°1. Si dice che non possa esserci Batman senza Robin. Ma su questa affermazione mi sento dissentire. Francamente di Robin, ne faccio volentieri a meno. L'ho sempre trovato un personaggio alquanto noioso e legnoso in tutte le sue epifanie, da quelle cartacee a quelle televisive di improbabili sceneggiati Anni '60 (nelle mie orecchie risuona ancora l'improbabile,per non dire altro, “gosh Batman” pronunciato da Robin nella serie che aveva come protagonista Adam West). Per questo, rendo merito a tutti coloro che hanno pensato, ideato e voluto un Batman senza Robin, Tim Burton Christopher Nolan su tutti, capaci di ridare all' Uomo Pipistrello la sua oscura dignità.

Eccezione n°2 .Da qualche settimana è approdato su Rete4 un nuovo sceneggiato dedicato al ladro che ruba ai poveri per dare ai ricchi. Robin Hood of course. Ne avevo sentito parlare bene e, considerato che nasce in casa BBC, non potevo non buttarci l'occhio. Il Telefilm risulta abbastanza fresco e gradevole, seppure a volte un po' sopra le righe e con qualche anacronismo. Ma perchè parlarne e soprattutto cosa ha a che vedere con la messa in discussione dei miei integralismi personali??

Or dunque, da che mondo è mondo Robin Hood è destinato a Lady Marian e viceversa (per la ben nota proprietà biettiva delle anime gemelle). Naturalmente questo lo credevo anch'io. Anzi, lo asserivo con proterva certezza. Peccato che proprio tale certezza sia stata abbattuta da questa nuova serie televisiva. Colpa del villano di turno, Sir Guy di Gisbourne, subdolo ed efferato braccio destro ma anche sinistro di sua Eminentissima Cattiveria, lo sceriffo di Notthimgam. Per farla breve, Guisborne (interpretato da Richard Armitage, eccellente attore very british, con una voce a là Alberto Lupo) sottrae a Robin non solo Locksley, il suo vecchio feudo, ma gli contende anche il cuore di Lady Marian, che non sembra del tutto indifferente al suo fascino tormentato. Fascino, per altro, sempre più apprezzato anche da molte delle spettatrici della serie a tal punto che, girovagando qua e là nella rete, ci si imbatte non solo più in fans devote al binomio Robin Hood-Lady Marian, ma sempre più spesso anche in gruppi di sostenitrici dell'eventuale nuova coppia Lady Marian- Sir Guy! E a dirla tutta devo ammettere che anche chi scrive, sotto sotto, spera che Robin si faccia un po' da parte...magari non troppo, giusto quel tanto per concedere a Guy una possibilità con Marian.

www.bbc.co.uk/drama/robinhood

2 commenti:

Dany ha detto...

Ehehehehe ormai ti sei appassioanta di Robin, ma soprattutto stai tradendo Gerry...guarda che glielo dico eh? :P

wintermann ha detto...

Acc...mi hai scoperto!!!
Pensa se mi scopre il Sig.Wintermann!!